venerdì 25 febbraio 2022

Il NIE, l'indispensabile conosciuto_sconosciuto

Bianco o verde? 2 colori per un mare d'incertezza!

Il NIE, l'indispensabile “conosciuto / sconosciuto”:

tutti lo conoscono, ma pochi hanno chiaro cosa sia! 

 

N.I.E. è l’acronimo di Número de Identidad de Extranjero, però è un identificativo fiscale e NON è un documento d'identità.

In questo articolo:

  • articolo originale del 25/02/2022;
  • aggiornamento/ integrazione del 28/10/2022 (come ottenere l'appuntamento con "rapidità);
  • aggiornamento del 22/09/2022 (l'evoluzione della specie).

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AGGIORNAMENTO DEL 22/09/2022

Le informazioni di questo post sono  / erano attuali alla data della pubblicazione originaria (25/02/2022), però ci sono alcune precisazioni / integrazioni che ritengo doveroso fare ed i link da rivedere ed aggiornare, perché si sa: "la specie si evolve" ed i link cambiano!😐😖😖

Visto, credo, il consistente e praticamente ingestibile, per gli uffici spagnoli, numero di richieste di rilascio del NIE, si sono "inventati" (mi si passi la parola) che gli stranieri che devono effettuare adempimenti fiscali possono, "volontariamente", anche richiedere il NIE (nel qual caso coinciderà con il proprio NIF), ma possono anche limitarsi a richiedere il solo NIF (Numero de Identificación Fiscal) all'Agencia Tributaria Española, nel caso vogliano, ad esempio, comprare casa e solamente debbano pagare le relative imposte (in pratica, se interessati solo per "trámites con transcendencia tributaria", non è obbligatorio richiedere il NIE):

se la persona interessata, in qualsiasi momento della sua vita, è stata assegnataria del NIE, potrà (dovrà) esserne richiesta la certificazione alla Polizia ed usare questo, tassa € 7,31, (NIE=NIF, in questo caso... ma anche in tutti gli altri: cioè, se ci hanno attribuito il NIE, questo raro il nostro NIF), altrimenti, in luogo del "volontario NIE"("volontario" per chi non prevede di vivere in Spagna, altrimenti è obbligatorio), potrà richiedere ed ottenere il NIF (in questo caso, il tipo "M"), rivolgendosi all'Ag. Trib. invece che alla Polizia (*).

Informazioni disponibili sul NIF, con procedura guidata in spagnolo, sulla pagina web:

https://sede.agenciatributaria.gob.es/Sede/no-residentes/tramites-censales-que-afectan-no-residentes/nif.html

- la pagina è organizzata sullo stile "dimmi cosa vuoi e ti dirò cosa ti serve"-

NIE, NIF, magari TIF, DNI, Mod. ex. 790 o...? Tutto chiaro??? Dubito!

Però diciamo che se uno non ha bisogno del NIE perché non vuole trasferirsi in Spagna, ma solo deve pagare tasse per qualcosa, può "accontentarsi" di richiedere il NIF (dicesi di "tipo M" - per NON residente) ad un ente che è un pò più facilmente raggiungibile della polizia (provare per credere, la differenza fra cercare di ottenere un appuntamento alla Polizia per il NIE o negli uffici dell'Agencia Tributaria).




Il link per cita previa per il NIE, invece è (aggiornato, data ultima verifica 26/10/2022):
(..."aggiornato"??? Eh, si, bisogna considerare che ogni tanto bisogna aggiornare le cose, quindi... più che aggiornare la pagina e le funzionalità, se ne cambia l'indirizzo e vai... almeno il precedente su cui tutti facevano affidamento e per cui avevano "sputato sangue" per saperlo, direttamente non funziona più!💁)

La teoria dice che il NIE si può richiedere anche tramite il Consolato Spagnolo competente per zona in Italia, in pratica i Consolati stessi non incentivano questa pratica per "difficoltà" varie imputate a lungaggini burocratiche e comunicazione con la Polizia Nacional: negli uffici addetti della Polizia di Valencia, c'è, invece, scritto di richiederlo possibilmente tramite il Consolato!

Il NIE può essere richiesto e rilasciato per una moltitudine di motivi, anche per studio: i requisiti dipendono dal motivo, però, fondamentalmente, viene richiesto l'apporto di documentazione per il rilascio della "tarjeta verde di residente comunitario", non tanto per il rilascio del NIE in se.

Quando si cercano informazioni sul NIE sul sito del Ministero dell'Interno Spagnolo, sempre ricordarsi che siamo cittadini dell'Unione Europea, quindi che non dobbiamo imbarcarci nei meandri delle istruzioni per gli "stranieri", quando con "extranjeros" intendono "extracomunitarios", anche se talvolta non è molto chiaro. La TIE, ad esempio, è un documento che un Italiano non deve né chiedere, né avere; il DNI, invece, è riferito solo a persone di cittadinanza spagnola ed anche questo, al normale italiano, non interessa.

Il documento di identità che un italiano deve avere (valido) è la sua Carta d'Identità o Passaporto italiano, da usare in associazione al NIE e, in particolare, alla tessera verde di "Certificado di Registro de Ciudadano de la Unión", qualora ne sia in possesso. Ricordarsi anche, per correttezza di aggiornamento, che un documento italiano, a scadenza, viene rifatto ex-novo ed ha un numero differente rispetto al precedente, cosa che agli spagnoli risulta assolutamente strana e fuori dal mondo, e che sarebbe bene aggiornare alla polizia (il documento è collegato al NIE / Tarjeta di Registro), anche se, ripeto, in Spagna viene dato quasi per scontato che sia come il DNI spagnolo (il numero si mantiene sempre e vale sia come identificativo fiscale che come numero di documento per tutta la vita) e non sembrano farci tanto caso e/o restarne sorpresi se non aggiornato (...anzi, ti guardano più strano se vuoi aggiornarlo!)

(*) Certo, se poi la casa uno non la volesse "solo" comprare, ma avesse anche la "pretesa" di attivarci le forniture dei servizi (luce, gas, acqua...), probabilmente gli chiederanno il NIE! Però questo è da verificare con i singoli fornitori, in quanto le istruzioni che si trovano su "alta o cambio de titular" non brillano per l'assoluta univocità e chiarezza, anche se tutti, nel loro sito, richiedono NIE o DNI e si parla di NIF solo per un'impresa, unitamente a NIE o DNI del legale rappresentante.

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Aggiornamento/ integrazione del 28/10/2022

C'è il modo di ottenere una "cita previa" in tempi ragionevoli?

Non si può garantire ed il risultato non sarà sempre ottimale, ma è sicuramente una strada da provare!

A quanto riportato sopra a titolo di aggiornamento e poi nel successivo articolo, peraltro corretto nelle procedure e tutto il resto, devo anche aggiungere che, ad esempio, per il rilascio del NIE, cercando la Comisaría de la Policía Nacional (il servizio "centralizzato" per le prenotazioni avrebbe il numero di telefono 060 ...ma provare con il numero diretto delle singole dipendenze non è una cattiva idea):

- Policia Nacional Quart de Poblet (tel. +34 961 526 576),

- Policia Nacional Xirivella (tel. +34 963 136 380),

- Policia Nacional Sagunto (tel. +34 962 65 58 84 o +34 962 67 00 91),

o qualsiasi altra comisaría sul sito web della Politica Nacional, accedendo alla sezione di "localizacion de las dependencias", scegliendo la provincia (di Valencia, se ci troviamo in questa zona e/o vogliamo farlo qui), ci viene l'elenco di tutte le "comisaria" e dei relativi servizi erogati... (vale su su tutto il territorio spagnolo: scegliere la provincia in cui siamo per sapere cosa e dove possiamo fare).

Quindi se nell'ufficio "centrale" di extranjeria in Calle Bailen a Valencia, non si riesce a prendere la cita per il rilascio del NIE (blanco) con l'apposita procedura on-line (descritta dettagliatamente nel seguito), infognata dalle molteplici richieste e da chissà che altro, può essere che si trovi un posto disponibile in qualsiasi altra di quelle della zona, per cui dovremmo comunque tentare di prendere la cita previa via WEB, o anche solo per chiamata telefonica dall'Italia (o dalla Spagna), in modo da sapere quando fare il NIE "a colpo sicuro" e non scervellarsi per mesi a cercare un posto disponibile dove non lo troviamo!

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Articolo originario del 25/02/2022

    Fondamentalmente, il NIE si ottiene richiedendo il “NIE blanco” e non necesita di particolari formalità per il suo rilascio: documento d’identità valido, ricevuta della tassa pagata di 9,64€, formulario di richiesta compilato.

    In pratica, per averlo “basta richiederlo”!

    Il “NIE verde” (Certificato di Residente Comunitario), invece, è un altro tipo di documento (fisicamente rappresentato da un cartoncino in formato biglietto da visita di colore verde e plastificato sul retro, ma assolutamente cancellabile per strofinio incidentale sul davanti NON plastificato e con i dati... e, per legge, "è vietato plastificarlo", quindi fotocopiatelo e conservate l'originale come le cose sante, con la massima cura - se proprio si deve sottilizzare, il colore non è verde uniforme, ma ottenuto per effetto ottico tramite un reticolo di linee verdi ondulate su sfondo bianco), e, più propriamente, è denominato, per un cittadino italiano, “Certificado de Registro de Ciudadano de la Unión” (diciamo “carta di soggiorno per cittadino europeo”).

    In esso viene riportato:

sul fronte

  • il numero di NIE (uguale a quello ottenuto con il NIE blanco),
  • i dati personali del titolare (nome, cognome, data e luogo di nascita, cittadinanza etc.),
  • la residenza in Spagna,
  • la dicitura “residente comunitario en España desde el…” (fissarsi su questa parte: "residente dal...": in pratica si deve avere un immobile - casa in affitto, di proprietà o in "disponibilità di uso" - ed esserci empadronati, oltre ad altri requisiti)

e sul retro

  • i riferimenti di legge,
  • un codice di sette cifre (in basso a destra) detto numero de soporte” che ha una sua utilità per certe incombenze identificative (...nelle quali vi verrà richiesto di indicare un codice di 9 cifre, ma non preoccupatevi, ci sarà anche, seppure un pò nascosta, la spiegazione di come far diventare 9 le 7 cifre, come, ad esempio, sul sito web della Agencia Tributaria;-),
  • l'indicazione che "non si tratta di un documento d'identità" (la sua validità formale, infatti, sarebbe sempre in associazione ad un documento italiano valido... quello in base al quale ci è stato rilasciato).

    Per il suo rilascio vengono richiesti il documento d’identità valido, il formulario di richiesta compilato, la ricevuta del pagamento di una tassa di 12,00€ e vari altri documenti a seconda della propria specifica situazione familiare, lavorativa e/o reddituale/finanziaria, dell’essere o meno in pensione, degli eventuali rapporti di parentela, di essere o meno a carico di altri familiari, il empadronamiento (certificato di residenza in Spagna) attualizzato (personale, oppure cumulativo, se si tratta di tarjeta per familiari conviventi, ottenuta per "familiari a carico", come i figli) etc. etc.

    I requisiti cambiano se si parla di cittadino della UE, di familiare di cittadino della UE che sia anch'esso cittadino UE, di familiare di cittadino UE, ma di nazionalità di un paese non UE... 

    Per averlo, oltre a richiederlo, bisogna fornire tutto quanto ci viene richiesto, in originale e relative fotocopie per la verifica della corrispondenza dei dati (quella che in spagnolo si dice "copia compulsada"): gli originali verranno restituiti!

    Se, all'appuntamento per il rilascio della Tarjeta verde, (che, poi... se ci si pensa bene, è lo stesso concetto della famosa "carta verde" che si vede sempre nei film americani) non abbiamo tutta la documentazione necessaria (e questo è facilissimo che succeda, in quanto, nonostante le informazioni acquisite anche presso gli organi ufficiali, gli amici e altri che la hanno "appena ottenuta", la certezza assoluta di cosa serva nel tuo caso specifico, l'avrai solo una volta lì nell'ufficio, esaminata la tua personale richiesta), ci verrà rilasciato un foglio con indicato cosa apportare nel termine di 10 giorni e senza necessità di altro appuntamento, a pena di decadimento della richiesta e necessità di ripetere tutto da capo.

    Una volta (fino al 2016) aveva una validità di 5 anni (il “verde” e tre mesi il blanco) e occorreva dare la conferma di residenza in Ayuntamiento ogni 2 anni (almeno, così ci avevano detto e cosa che non tutti facevano) per non avere dispiaceri inaspettati, ma oggi non hanno più la scadenza indicata.


    Cosa succede se si perde la tarjeta o ce la rubano? 

    …si deve ripetere tutta la trafila da capo: appuntamento, tassa e presentare tutta la documentazione necessaria come per il primo rilascio, solo che se è passato del tempo la situazione specifica potrebbe anche essere cambiata e, magari, ci verrà richiesto qualcosa che la prima volta non serviva e non ci sarà necessario qualcosa che la prima volta era fondamentale!

    Normalmente, la Tarjeta verde viene richiesta ed ottenuta dopo un pò di tempo da quando siamo arrivati in Spagna, mentre il NIE (rilasciato come "NIE blanco") serve subito, ma se una persona ne avesse i requisiti, potrebbe ottenere anche subito la tarjeta verde, contestualmente alla quale gli viene anche rilasciato il numero del NIE.

    In questo caso, può avere un ruolo fondamentale una polizza assicurativa sanitaria in modalità "sin copago", oltre al possesso di adeguati mezzi di sostentamento certificati dalla banca...

...però, per esperienza personale, ho visto richiedere dalla polizia anche un "estratto dei movimenti bancari in Spagna degli ultimi 6 mesi"... quindi non è detto che "avendone i requisiti" significhi avere subito la tarjeta verde "Certificado de Registro de Ciudadano de la Unión"... cosa anche normale, perché se uno è appena arrivato, ancora non è residente!  

 

    Da notare che il cittadino italiano, dopo cinque anni di residenza ufficiale in Spagna e in possesso della carta di soggiorno (il Certificado de Registro de Ciudadano de la Unión), si ha diritto a richiedere la “carta di soggiorno – NIE verde - in versione permanente", fornendo sempre la documentazione del caso (un pò di più di quella necessaria per il primo rilascio della tarjeta verde, ad esempio “la vida laboral” per un autónomo oppure la frequenza della scuola in Spagna negli ultimi 5 anni per i figli in età scolare).

    La possibilità di ottenere la carta di soggiorno permanente, devo dire che non sembra essere molto pubblicizzata né dagli organi ufficiali, né dalle persone: credo che molti aventi diritto nemmeno conoscano la sua esistenza o ne smubestimino l'importanza... ed in effetti, si vive anche senza! Però...

    Cosa cambia una volta ottenuta la tarjeta permanente?

    Esteticamente, quasi niente: solito cartoncino verde (NOTA: cambiando il supporto, cambia il numero de soporte sul retro!), soliti nostri dati e NIE, cambia la dicitura finale in “residente comunitario PERMANENTE en España desde…”, ed ha la particolarità (così dicono alla Policia Nacional) che se viene smarrito o rubato, basta richiederne il duplicato: non occorre più ripresentare tutta la documentazione iniziale, ormai sei “residente permanente”!

 

    A solo titolo di cronaca: se qualcuno volesse andare oltre ed un giorno richiedere la cittadinanza spagnola, conviene rivolgersi ad un "aboga@ expert@ en extranjería", però sappiate che, ad esclusione di casi particolari (come provenienza da paesi dell’America Latina, Caraibi etc. - ex colonie spagnole - o avere almeno un genitore di nazionalità spagnola o che esistano specifici accordi fra le nazioni), la Spagna non prevede che una persona possa avere la doppia cittadinanza, quindi se mai un giorno un cittadino italiano volesse richiedere la cittadinanza spagnola, mancando accordi bilaterali Spagna-Italia, dovrebbe prima e/o contestualmente rinunciare alla cittadinanza italiana.


MA, ALLA FINE, CHE È IL NIE E A COSA SERVE???

 

    Più nello specifico, il NIE è un codice alfanumerico univoco, assegnato e rilasciato dalla Polizia o, a seconda dei casi, dalle rappresentanze consolari spagnole all’estero (che, in questo caso, agiscono solo da tramite con la polizia spagnola), composto da 9 caratteri, senza spazi fra loro, né segni di punteggiatura o altro, nel formato

 

(Li)nnnnnnn(Lf)

 

(p. es. un NIE potrebbe avere l’aspetto Y1234567F) in cui:

 

(Li) =  “Lettera iniziale” che può essere solo Y o X o Z;

nnnnnnn = sette caratteri numerici, ciascuno dei quali può assumere un valore qualsiasi, da 0 a 9;

(Lf) = una “Lettera finale”, un carattere alfabetico da A a Z, rappresentante il “carattere di controllo”.

 

    Il numero complessivo di caratteri e numeri è differente, ma… per caso, parlare di “una stringa alfa-numerica di tot caratteri, il cui ultimo rappresenta il carattere di controllo”, fa venire a mente qualcosa?

    Io direi… “il Codice Fiscale”!

 

Ed in effetti, il NIE non è altro che un identificativo fiscale, il “codice fiscale spagnolo”, che viene assegnato agli stranieri!

 

    E a cosa serve?

    Praticamente per tutto, in particolare per “interfacciarsi” (cioè avere rapporti) con gli uffici pubblici in Spagna, dai servizi, alle tasse, alle multe.

    Serve per la sanità, serve per il lavoro, serve per comprare casa, serve per pagare le tasse, serve per ricevere le sovvenzioni e gli aiuti, serve per la Seguridad Social (cioè per la sorella di quella che in Italia è l’INPS), serve per i rapporti con l’Agencia Tributaria, serve per aprire una posizione come lavoratore autonomo, serve per essere assunti come dipendenti, serve per poter richiedere il NIF per una società commerciale, serve per il conto in banca come residente spagnolo (a volte, addirittura rompono le scatole e lo chiedono anche per un conto da non residente!), serve per sottoscrivere contratti, serve per comprare un'auto, serve per le  polizze assicurative etc., magari non servirebbe per prendere in affitto un appartamento ma spesso lo fanno servire spesso… in pratica, serve “per tutto”!

 

    La teoria dice, ad esempio, che essendo un italiano un cittadino europeo, un contratto di lavoro in Spagna può essere stipulato semplicemente con gli estremi di un documento d’identità italiano valido, però, in pratica, questo comporterebbe un discreto aggravio burocratico per il datore di lavoro ed è quasi impossibile essere assunti senza avere il NIE!

    Al limite, qualcuno fa un pre contratto, una specie di "dichiarazione d'intenti riguardo all'assunzione", per motivare la richiesta del NIE e/o il rilascio del numero di affiliazione alla Seguridad Social, ma la formalizzazione del rapporto di lavoro la farà solo quando il NIE c'è.

Ricordare: 

·      un cittadino spagnolo ha il DNI;

·      uno straniero “comunitario” ha il NIE;

·      uno straniero “extracomunitario”, ha il NIE ed un altro documento, la TIE.

 

    Com’è l’aspetto físico del NIE?

    Tutto il mondo parla di NIE bianco e NIE verde e coloro che solo hanno “solo il NIE blanco” sembra siano degli inferiori… ma lo sono veramente?

    NO, hanno comunque il NIE, anche se non sono iscritti come residenti nel registro della "extranjeria" e non possono accedere a vari servizi statali o della Comunità autonoma!

    Consideriamo che una persona appena arrivata in Spagna, normalmente è “sconosciuta” alla Pubblica Amministrazione…

...ma fin da subito ha bisogno di questo NIE per fare quasi qualsiasi cosa, sia con gli uffici pubblici che con i privati, con le scuole etc. e la normale procedura per ottenerlo è quella di richiedere

 

il NIE blanco,

 

che altro non è che il famoso codice alfanumerico stampato su un foglio bianco (Ndr: da cui il nome “NIE blanco”) in formato A4, in cui si certifica che “blablablá rilascia a Pinco Pallino il seguente codice: xxxxxxxxx”, previo pagamento della tassa, compilazione del formulario in cui indicare anche il motivo della richiesta e la presentazione di un documento d’identità valido con fotocopia.

    È difficile da ottenere?

    Dove lo rilasciano?

    Non è assolutamente difficile ottenerlo: come già detto, basta arrivare a richiederlo ed il rilascio (in Spagna) è immediato!

    L’unica parte che può essere “difficile” è quella relativa al riuscire a prendere la famosa “cita previa” (l’appuntamento) per la richiesta/rilascio, che può ottenersi solo on-line sulla pagina web dedicata:

https://sede.administracionespublicas.gob.es/icpplus/index.html

https://sede.administracionespublicas.gob.es/pagina/index/directorio/icpplus

(indirizzo verificato e funzionante al 27/10/2022...)

(c’è anche un numero di telefono, ma ci vorrebbe innanzitutto qualcuno che risponda;-)

    Informazioni ufficiali rilasciate dagli organi competenti si trovano (in Castellano) sul sito web della Policia Nacional, nella sezione “comunitarios”: ricordiamoci che siamo “stranieri”, ma non del tutto… cioè, siamo “cittadini stranieri, ma comunitari” (non cercate nella sezione Extranjeros, perché in quel caso si parla degli extracomunitari ed i requisiti sono differenti)!

https://www.policia.es/_es/extranjeria_comunitarios.php

 

    Spesso è veramente “disperante” riuscire ad ottenere l’appuntamento, cioè riuscire a trovare un posto disponibile: l’unica è provare e riprovare e continuare ad insistere, in particolare il giorno in cui gli appuntamenti vengono settimanalmente resi disponibili (il Venerdì mattina alle 9.30)!

 

    C’è chi dice che ci siano Agenzie che si accaparrano i posti disponibili per poi rivenderli ai loro clienti o passarli ad altre agenzie con ricarico e così rendono impossibile trovare posti liberi per i comuni mortali ed è un fatto che chi attua tramite agenzia (pagandola) riesce spesso a fare con ragionevole rapidità cose che ad altri sembrano precluse.

    Non so se sia vero quello dell'accaparramento, ma certo è che se si tratta di qualcuno che lavora nel settore dell’assistenza burocratica a pagamento, magari può anche dedicarsi specificamente alla ricerca degli appuntamenti disponibili... e se ci aggiunge qualche automatismo software che avvisa dei momenti giusti, diventa sicuramente imbattibile sulla tempestività!


NOTA: se davvero esiste un “commercio sottobanco” di questo tipo, condivido che sia una pratica di dubbia moralità… ma ero convinto che lo fosse (di dubbia moralità) anche quella di chi, in Italia, andava tutte le mattina alle 6.00 ad aspettare che si aprisse la porta dell’ambulatorio del medico di famiglia, per segnare, naturalmente A PAGAMENTO, varie persone fino ad occupare tutti i posti disponibili e fosse poi quasi impossibile trovare un posto per chi non era solito frequentare l’ambiente e si presentava ad orari "normali" di apertura dell'ambulatorio!


    Considerate anche che, per il NIE blanco, non occorre specificare una residenza e non esiste l’obbligo di rivolgersi all’ufficio competente di zona (come per la tarjeta verde): basta fornire un qualsiasi recapito (anche quello di un albergo), può essere rilasciato da un qualsiasi “ufficio competente” sul territorio spagnolo ed è valido comunque in tutta la Spagna (p.es. posso richiedere il NIE blanco nelle Canarie ed è valido a Valencia… si tratta di un codice univoco rilasciato dal Governo Spagnolo!).

 

    Ultima cosa che, fino a quando abbiamo il solo NIE blanco (quindi non siamo “residenti”), magari non ci interessa… ma che quando abbiamo la “tarjeta de residente comunitario” si:

 

il NIE va attivato fiscalmente presso l'Agenzia Tributaria (Hacienda)


    se vogliamo ritirare della mercanzia che ci siamo spediti via mare dall’Italia (es., i mobili, la bicicletta, altri effetti o proprietà personali… e questo anche nel caso di container condivisi con altri) senza per questo dover pagare le imposte doganali (caso, p.es., vissuto personalmente nelle Canarie):  possiamo trovarci “stranamente” bloccati (oppure che lo sia il nostro container condiviso all’arrivo in porto) e non poter procedere fino a quando "quel maledetto che non lo sapeva", non attiva fiscalmente il suo NIE e permette lo sblocco doganale del container!

    Certo, ritrovarsi a dover attivare fiscalmente un identificativo fiscale, può anche risultare strano, ma così è la burocrazia ed è doveroso adeguarsi per evitare problemi assolutamente fastidiosi!

    Con la speranza di essere stato esaustivo ed utile, un saluto e "alla prossima"!

Carlo;-)

mercoledì 23 febbraio 2022

DI TUTTO E DI PIÙ: I DOCUMENTI PER TRASFERIRSI!

DALL'ITALIA ALLA SPAGNA:

CHE DOCUMENTI SERVONO E CONSIDERAZIONI VARIE





LISTA DOCUMENTI:

(a seconda dei casi e delle situazioni personali e/o particolari, alcuni possono essere omessi oppure possono necessitarne altri; evidenzio che in Spagna, non tutti gli enti richiedono sempre le stesse cose per le stesse incombenze (es.: iscrizione a scuola), dipende anche dalla zona e da chi ci si trova davanti; alcuni, inoltre, possono necessitare la traduzione autenticata in spagnolo)

  1. documento d'identità validoCarta d'IdentitàPassaporto... se sono prossimi a scadenza (ca. 6 mesi) è assolutamente consigliabile rinnovarlo prima di partire, visti i normali tempi consolari;
  2. tessera sanitaria italiana (comunque sia, prima di essere residenti e/o ottenere la SIP, cioè la tessera sanitaria spagnola, si ha diritto all’assistenza sanitaria come qualsiasi turista e la tessera sanitaria italiana può servire direttamente o per richiederne una spagnola provvisoria). Ricordo anche il codice fiscale non scade, quindi, anche una volta scaduta, la tessera, può avere una sua utilità;
  3. dichiarazione dei redditi italiana (l'ultima e anche le precedenti 2) e qualsiasi altra documentazione attestante il reddito e l’"esistenza fiscale" (ad esempio, per aprire un conto corrente bancario in Spagna e depositarci una cifra consistente, oltre a giustificare la provenienza di quei fondi – es. Contratto di vendita di un immobile – la banca dovrebbe/potrebbe richiedere anche la dichiarazione dei redditi italiana, giusto per assicurarsi cheil titolare sia conosciuto al fisco italiano e non “caduto dal cielo all’improvviso”);
  4. documentazione relativa alla pensione - se il trasferimento è definitivo (es. residenza in Spagna, empadronato e iscritto all'AIRE o, almeno, con richiesta presentata), richiedere il trasferimento della pensione in Spagna permette di ricevere un accredito netto superiore a quello che si riceveva in Italia, in quanto viene assoggettata a minori ritenute fiscali (dice che il Portogallo, in questo aspetto, è migliore della Spagna… che, comunque è migliore dell’Italia);
  5. contratto/i di proprietà di immobili e, consiglierei, anche le visure catastaliNon che queste cose servano rigorosamente per vivere in Spagna, però sono utili per informare correttamente il fisco spagnolo sui beni posseduti in Italia ed anche come supporto all'eventuale richiesta di prestiti bancari o mutui ipotecari;
  6. contratto di vendita di immobili (in particolare, se si pensa di aprire un conto bancario sul quale trasferire un importo consistente proveniente da tale vendita. Cosa succede se manca la documentazione di provenienza dei fondi? Dovrebbe applicarsi un blocco automatico agli stessi, con impossibilità di disporne fino a quando la si fornisce, fatte salve sanzioni o altro, se previste);
  7. estratto conto corrente bancario italiano, nonchè estratto titoli (azioni etc.) posseduti: qualcuno può chiederlo, ad esempio la banca spagnola su cui si vuole aprire il conto e/o a cui si vuole chiedere un mutuo ed in altri casi può tornare utile per informare il curiosissimo fisco spagnolo (per capitali giacenti in Italia superiori a 50.000€ o investimenti da dichiarare);
  8. se si ha intenzione di chiedere prestiti bancari o mutui ipotecari e già abbiamo avviato la pratica in Spagna, possiamo già arrivare con la situazione creditoria/debitoria aggiornata (la CRIF etc.) – che, altrimenti, si può richiedere on-line al momento in cui  se ne ha bisogno per la pratica di finanziamento;
  9. certificato di nascita (estratto dell'atto di nascita, con l'indicazione delle generalità dei genitoriinternazionale dei figli. Le famiglie spagnole dovrebbero essere in possesso di un “carnet de familia”, in cui è indicata la composizione familiare ed i rapporti di parentela… le famiglie italiane non lo hanno (almeno, noi non lo abbiamo mai avuto;-), però possono avere (ed è bene che lo abbiano, nel caso si incontri qualche impiegato ultrarigoroso) lo stato di familiaunitamente al certificato (estratto dell’attodi matrimonio ed a quello di nascita dei figli (stato di familia ed estratto dell’atto di matrimonio devono essere recenti… scadono dopo 6 mesi). Questi certificati ci serviranno anche successivamente, quando arriveremo a richiedere quello che tutto il mondo chiama “NIE verde” – ovverosia la “Tarjeta de Residente de Ciudadano de la Union”;
  10. estratto internazionale dell'atto di matrimonio;
  11. stato di famiglia italiano;
  12. documentazione scolastica dei figli (pagelle, nulla osta al cambio di scuola rilasciato dalla scuola italiana, attestazione superamento anno scolastico o di frequenza). L'obbligo scolastico in Spagna è come in Italia, quindi i minori di 16 anni devono obbligatoriamente frequentare la scuola e per essere iscritti nell’annualità corretta, è bene identificarsi correttamente. NOTA: qui in Spagna, prima dell’Università, ci sono 6 anni di primaria (elementari), 4 anni di ESO (medie), 2 anni di bachillerato (superiori), quindi in totale 12 anni, contro 13 in Italia… quindi per verificare in che annualità viene inserito il figlio e perché è bene esserne al corrente (se chi ha fatto la 2ª media viene inserito in 2ª ESO, non è un disonore né una retrocessione, ma semplicemente quello che il sistema prevede!);
  13. patente di guida italiana
  14. se si viaggia con la propria auto, tutti i documenti dell'autocompresa polizza di assicurazione con copertura internazionale stipulata in ItaliaUna volta che saremo residenti in Spagna e avremo fatto diventare l'auto “spagnola”, stipulermo una polizza spagnola e cancelleremo quella italiana (occhio alle scadenze, per non ritrovarsi a doppi pagamenti).
  15. titolo di studio, in particolare se se ne vuole richiedere il riconoscimento in Spagna (Diploma o Laurea (magari con specifica esami e/o corsi seguiti)… o anche della sola scuola dell’obbligo). Questo è quantomai necessario qualora si pensi ad ingaggi nel settore pubblico, che prevedano un certo livello d’istruzione riconosciuta. 
  16. e… il “casellario penale”? Dipende, ma esistono settori “sensibili” e/o imprese que lo possono richiedere per l’assunzione: se si sono già presi contatti e sappiamo che a brevissimo termine dal trasferimento ci occorrerà, non dimentichiamocelo!
  17. qualsiasi altra cosa o documento che possa venirvi in mentenel dubbio, in particolare se mentre siete in Italia non è niente di difficile da ottenere, procuratevelo! Magari avrete un sacco di “cartaccia inutile”, ma al momento dell’eventuale bisogno sarà un toccasana prenderlo semplicemente dalla cartella e presentarlo!


Ritengo doverosa una precisazione sul trasferirsi all’estero:


se chi si trasferisce lo fa "per un breve periodo" o "per fare un esperimento", "per vedere se trova un lavoro stagionale" etc. etc., ma è almeno ragionevolmente sicuro che sia un’esperienza transitoria e prevede il rientro in patria in tempi brevi (2-3 mesi, sei mesi o anche in 1 anno), in realtà non “si trasferisce” nel senso letterale del termine.


In questo caso è altamente sconsigliabile iscriversi all'AIRE (anche se sarebbe obligatorio passati sei mesi) ed è meglio mantenere tutti i rapporti con l'Italia in essere, incluso il risultarci residente, con quello che comporta civilmente, fiscalmente, penalmente, militarmente etc.


In questo caso, se anche ci si "empadrona" presso il Comune spagnolo (es., per mandare i figli in una certa scuola o qualsiasi altro motivo), cioè si prende la residenza in Spagna, è bene che questa sia valida solo per la Spagna e che all'Italia non venga comunicato niente in forma ufficiale.


Fra tanti, ci sono anche coloro che, pur vivendo da anni in Spagna, mai hanno intrapreso la strada del "trasferimento ufficiale":


·      perché non vogliono farlo (anche se dovrebbero);

·      perché non possono farlo a causa della loro condizione;

·      perché non lo ritengono necesario;

·      perché non lo giudicano conveniente;

·      e ci sono anche quelli che non lo fanno a ragion veduta, per “fare i furbi” (non voglio inoltrarmi troppo in questa parte, ma se uno è residente in Italia può… e se viene in Spagna e per questa è residente in Spagna può… quindi, per esempio, può vedere se riesce a mungere 2 vacche invece di una sola!)


In tutti questi casi, comunque, la residenza spagnola (essere “empadronato”) è unicamente per quanto riguarda i rapporti con la Spagna e non con l'Italia:


·       ad esempio, tramite il Consolato Italiano competente si potranno solo ottenere documenti di viaggio monouso, che permettano di rientrare in Italia, ma mai si potrà richiedere il rilascio di un nuovo documento scaduto o rubato;

·       tramite il consolato non si potrà richiedere nessuna certificazione;

·       ci si potrà rivolgere al Consolato solo per casi di urgenza, ma non in via ordinaria;

·       non ci si potrà esimere dagli obblighi fiscali di residente in Italia, ma nemmeno verranno meno i “diritti fiscali” di residente in Italia;

·       le eventuali notificazioni di atti giudiziari  (italiani) etc., saranno indirizzati alla residenza, cioè saranno inviate all’indirizzo in Italia etc. etc.

·       si potrà votare in Italia, presso il Comune di residenza, ma non ricevere i plichi elettorali al domicilio estero.


Se, invece, chi si trasferisce lo fa nel vero senso del termine ed adempie all'obbligo (autodichiarativo) di iscriversi all'AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero, per legge obbligatorio per chi vive per oltre 6 mesi all'anno all'estero), viene ad essere ufficialmente un cittadino italiano espatriato ed avrà tutti i diritti ed obblighi di tale situazione.


L’essere iscritto all’AIRE non “glorifica” nessuno, però dovrebbe garantire la disponibilità di uffici “italiani” con personale in grado di assistere i connazionali e permettere il puntuale adempimento di tante cose e la possibilità di disbrigare pratiche ed adempimenti vari che, altrimenti, richiederebbero assurdi viaggi e/o permanenze in Italia, spesso incompatibili con la “nuova vita”:


·       in questo caso, il riferimento per i rapporti con la Pubblica Amministrazione italiana, documenti, certificati etc., sarà il Consolato;

·       si potrà votare all’estero ed alla residenza estera verranno inviati i plichi elettorali; 

·       il "Comune Italiano di riferimento" sarà sempre l'ultimo in cui si è stati residenti in Italia

·       dipende da dove siamo residenti, potrà esserci maggiore o minore convenienza fiscale.


In pratica, l'AIRE (che ad oggi ancora tanti non conoscono) è gestita dai Comuni Italiani ed il tramite (l’interfaccia) è rappresentato dal Consolato Italiano competente per la zona in cui si vive; ad es., il Consolato di Barcelona è competente per chi vive nella Comunidad Valenciana, il Consolato di Madrid lo è per chi vive nelle Canarie e trasferirsi dalle Canarie a Valencia comporta anche il cancellarsi dalla competenza di Madrid ed iscriversi in quella di Barcellona: ad oggi, tutte queste cose si fanno sul portale FAST It – Farnesina Servizi Telematici per Italiani all’Estero https://serviziconsolari.esteri.it/ScoFE/index.sco;jsessionid=36F3147B8A714E9E08AF18D5ED01436D).


Comunque, qualsiasi pratica relazionata con l’AIRE / Consolati non è mai “così veloce” come ci aspetteremo in un mondo interconnesso informaticamente  e chiunque si sia ritrovato a rinnovare un documento essendo residente all'estero ne sa qualcosa… e per gli altri, che ancora non ne hanno avuto esperienza, solo dico: <<Fidatevi!>>.


Anche lo stesso nome del portale “FAST It” sembra fatto per trarre in inganno i fiduciosi utilizzatori!!!


Per esempio, per rinnovare il mio passaporto (scaduto) ho richiesto un appuntamento per la presentazione della relativa richiesta al Consolato Onorario di Valencia (per l'inoltro al Consolato Generale di Barcellona) ad inizio Dicembre 2021 e mi è stato dato per il 28/01/2022;


in tale data ho consegnato il tutto e mi sono state prese elettronicamente le impronte digitali ed ora, per avere il passaporto nuovo, devo attendere un tempo che si dice essere dai 6 ai 12 mesi.


In pratica, considerando tutto l'iter, se mi venisse consegnato il passaporto in 8 mesi dalla richiesta di appuntamento, potrei ritenermi "assolutamente soddisfatto".


A qualcuno potrebbe venire un dubbio, visto che a Valencia c’è il “Consolato Onoraio”, che dipende ed inoltra tutto al Consolato Generale di Barcellona.


Se mi fossi recato direttamente al Consolato Generale a Barcellona per consegnare la richiesta, sarebbe stato più veloce?


Certo… che NO!


I tempi sarebbero stati gli stessi!


Quindi... ricordatevi sempre, prima di partire per trasferirvi realmente all'estero, di farlo con documenti d’identità validi ancora a lungo e non per qualche mese!!!;-)

Esiste la possibilità, dice, di poterli rinnovare presso gli uffici competenti in Italia, però… non è detto che tutto fili così liscio come si vorrebbe!


Chiariamo infine, qualora ve ne fosse il dubbio, che la Spagna, come l'Italia, è nell'Unione Europea, quindi dal punto di vista di "documenti di viaggio", serve poco davvero: basta la Carta d'Identità Italiana valida!


Se si viaggia con la propia auto, servono la normale Patente di Guida Italiana (B, C...) e l’assicurazione internazionale.


Una patente attuale, trattandosi di "Patente Europea", vale pienamente in tutta la UE;


di più: da quando non è più riportata la residenza sulla patente, le informazioni attuali parlano di piena validità, senza problema, di quella italiana fino alla naturale scadenza, senza obbligo di convertirla prima in spagnola.


Poi, con congruo anticipo sulla scadenza, si richiede il rilascio di quella spagnola (o si va in Italia a rinnovarla?)


Dubbio? Il fatto è che se siamo residenti all’estero, “empadronati” in Spagna ed iscritti all’AIRE, il normale iter è chiedere il rinnovo della patente nel luogo di residenza, quindi in Spagna: il fatto che non sia più indicata la residenza sul documento, non vuol dire che non si debbano comunicare le variazioni alla DGT in Spagna  (MCTC in Italia)!


A titolo di cronaca, ricordo che, fino a non tanti anni fa, una patente italiana DOVEVA essere "convertita" entro breve termine (sei mesi, lo stesso termine per il cambio di targhe dell’auto) in spagnola.


Probabilmente, a tutt'oggi si possono incontrare poliziotti “dispettosi” che, una volta assicuratisi che uno sia arrivato da poco in Spagna e che non comprenda bene la lingua, ti facciano una ramanzina sull'obbligo di conversione della patente e del cambio delle targhe.


Per l’auto, che dire?


Se fosse possible venderla in Italia, trasferirsi e successivamente comprarne una direttamente in Spagna, si eviterebbero alcuni passaggi burocratici, ma non sempre si può o si vuole disfarsene in Italia.


Quindi, quando l’auto con targa italiana arriva in Spagna, la si dovrebbe immatricolare  nuovamente, provvedendo a rifare la “ficha tecnica”, il “permiso de circulación” (libretto di circolazione), la ITV (la revisione, anche se fosse stata appena fatta in Italia deve essere rifatta in Spagna e, per l’immatricolazione di un veicolo proveniente dall’estero, prevede che questo sia “ribaltato come un calzino”) ed il cambio di targhe con la restituzione delle vecchie Italiane alla Motorizzazione italiana, unitamente ai documenti dell’auto per la cancellazione del veicolo dal PRA.


Fatto il tutto, finalmente in possesso del fiammante “permiso de circulación” rilasciato dal “Reino de España” (stupiti? Già, l’Italia è una Repubblica, ma la Spagna è una Monarchia, c’è il Re, la Regina, ci sono le Principesse ed i titoli nobiliari…;-), che si fa?


Si va in un centro autorizzato, si sceglie il tipo di targa (rettangolare lunga in metallo, rettangolare lunga in metacrilato, forma quasi quadrata per modelli fuoristrada…), ce la stampano al momento, si paga, la si installa e via per le strade!


Da quel che mi ricordo con la motorizzazione in Italia, quella delle targhe è una precedura che sembra “strana”, però così è!


Per quanto riguarda la lista iniziale, se avere tutto (o meno o di più;-), dipende anche dalla particolare situazione personale e familiare; vige comunque la sacrosanta regola che “prendere tutti quelli che possano venirvi in mente e, nel dubbio, meglio avere anche quello in più"…


…e questo, non perché per forza tutti siano sempre necessari, ma perché si devono tenere presenti due cose fondamentali:


1)    dipende da dove andate e da chi trovate (ufficio pubblico, ente, scuola, banca…), può essere che vi venga richiesto qualcosa che ad altri non lo è stato (es.: a noi, per iscivere i figli a scuola, hanno richiesto anche il "nulla osta al cambio di scuola con certificazione dei voti ottenuti", rilasciato dalla scuola che avevano frequentato in Italia; so per certo che altre persone che si sono trasferite non hanno idea di cosa stia parlando e che non gli sia mai stato richiesto niente di simile, anche se i loro figli avevano la stessa età dei nostri e sono stati iscritti a scuola nello stesso periodo e sulla stessa isola - Tenerife);

 

2)    nel malaugurato caso che sia necessario un documento che non si ha, può essere che sia comunque facile ottenerlo dall'Italia (con procedura on-line oppure tramite familiari o altri incaricati), che sia un pò meno facile e, magari, richieda un viaggio imprevisto da parte vostra oppure che sia una vera disperazione procurarselo!


Quindi, se siamo determinati a partire, non facciamo l’errore di non procurarci quel che possiamo con una certa facilità e ricordiamoci sempre che andiamo in un’altra nazione e che non sempre quello che ci sembrava normale “a casa nostra” lo risulta anche “in quella di altri”!


NOTA finale:


La Spagna peninsulare è collegata all’Italia tramite un’ottima rete stradale ed anche se un’auto arriva via mare dall’Italia perché, ad esempio, ci siamo imbarcati a Civitavecchia per Barcellona ed una volta lì scendiamo e viaggiamo con la nostra beneamata quattroruote fino all’agognata meta (Valencia? Sevilla? Santander? Madrid?...), quelle strade che non abbiamo usato per arrivare in Spagna esistono e lo sa anche il fisco spagnolo, la così detta Hacienda!


Anche le isole come le Canarie, laggiù nel mezzo dell’Oceano Atlantico, si possono raggiungere in auto, ma solo via mare con il traghetto… e queste sono in una differente zona doganale rispetto alla Penisola Iberica!:-0


Cioè… se fossimo in grado di dimostrare che la nostra auto è arrivata nell’Arcipelago Canario viaggiando su strada, non ci sarebbero problemi, ma le strade per arrivarci non ci sono, quindi non si può evitare il pagamento delle imposte doganali (il DUA da fare e su cui pagare il corrispondente importo secondo le tabelle fiscali): teniamone conto se ci trasferiamo in auto nelle Canarie, in particolare se l’auto è abbastanza nuova!!!

La vita in Spagna

Italiani in Spagna        Continuo a sperare che qualcuno legga gli articoli del mio blog ed ancora di più che metta qualche commento o avvi...